Sci Alpino

Zeno Colò.
Dalla preistoria, quasi, spunta il nome di questo grande campione.
Tra il 1950 e il 1952, vinse tutto quanto allora possibile, Olimpiadi e Mondiali compresi.
Erano, i suoi, tempi nei quali la Coppa del Mondo di Sci Alpino neppure esisteva.
Nasce, infatti, questa oramai e da tempo imprescindibile manifestazione nella stagione 1966/67.
E nelle due prime edizioni celebra, sia tra gli uomini che tra le donne, le affermazioni di due mitici assi: il francese Jean-Claude Killy e la canadese Nancy Greene.
Mille, ovviamente, i campioni (ricordiamo tra i maschietti stranieri almeno Ingmar Stenmark, Marc Girardelli, Franz Klammer, Hermann Maier tra i vecchi e Marcel Hirscher, Aksel Lund Svindal, Ted Ligety tra quanti ancora in pista; tra le femminucce d’oltralpe e oltre oceano Annemarie Moser-Proell, Vreni Schneider, Tina Maze, Renate Goetschell, la ticinese Michela Figini nonché le tuttora in pista Lindsey Vonn – infinita – Michaela Shiffrin, Anna Fenninger Veith, Viktoria Rebensburg e Lara Gut).
Non molti, invero, gli italiani.
Se si guarda, per semplificare, alle classifiche stilate sulla base di tutti i risultati, dei nostri si sono davvero distinti Alberto Tomba, Gustavo Thoni, Deborah Compagnoni e Isolde Kostner.
Sempre guardando alle vittorie e ai piazzamenti, la (il) più ‘grande’ (seconda solo a Vreni Schneider per quanto riguarda lo slalom gigante) è indubbiamente Deborah Compagnoni.
La valtellinese ha vinto tre Olimpiadi, tre Mondiali, un Mondiale juniores, una Coppa del Mondo in gigante arrivando quarantaquattro volte sul podio (in sedici circostanze prima) in Coppa.
Chapeau!!!

Mauro della Porta Raffo