Tema quello della migrazione e degli immigrati di enorme portata e complessità

Alcune note in merito a volo d’uccello vergate per i nipoti Giulio e Tommaso

Varese, 24 gennaio 2021

Senza migrazioni, emigranti ed immigrati la Terra sarebbe disabitata.

È uno dei caratteri distintivi dell’Uomo cercare sempre nuovi ambienti e possibilità.
In non certamente grande misura – anzi – per sete di conoscenza.
In larghissima parte, in quanto spronato se non costretto dalla necessità.
Consista questa nella ricerca di cibo, di condizioni di vita migliori, della indipendenza politica o religiosa…
Per qualche verso, infine, spinto dall’utopia, dalla speranza, dal sogno…

Non prendendo qui in considerazione il fenomeno datato delle migrazioni ‘di massa’, in tempi a noi vicini, nei quali la Terra è sostanzialmente tutta conosciuta ed abitata, ovvio che per ogni possibile dove si siano costituiti insediamenti nei quali, con il trascorrere dei secoli, gli abitanti abbiano acquisito un modo di vivere comune e accettato.
Ovvio altresì, che tale felice e condiviso ‘modo’ costoro intendano perpetuare e difendere.
Naturale pertanto che vedano al minimo come disturbatori se non quali ‘nemici’ quanti, da altrove, attratti, vengano, anche solamente chiedendo asilo.
Asilo che a fatica può essere concesso se pochi e disposti ad integrarsi i ‘nuovi’.
Integrazione che per gli immigrati può voler dire – accettando consuetudini e leggi locali – rinunciare a caratteristiche sociali, ideali e religiose proprie.
Da qui, dalle difficoltà che devono nelle circostanze affrontare sia i popoli chiamati ad accogliere che i gruppi dei sopravvenuti, dal fatto che i primi richiedano l’osservanza di norme non assolutamente escludenti e i secondi siano veramente disposti ad accettarle, nascono o meno contrasti che, quando sorti, spesso purtroppo sfociano in disordini se non in sommosse.
Dall’una e dall’altra parte, alimentati dagli integralisti e cioè da quanti con i sopravvenuti da una parte e con gli aborigeni – nel senso autentico – dall’altra non vogliano avere nulla a che fare.

Infinite le possibili considerazioni in merito.
Impraticabile e perfino inimmaginabile affrontarle tutte, ecco le prime due.
– È questo un fenomeno di larghissima portata se non tout court ‘il’ fenomeno più importante.
Con il quale il Pianeta, l’Uomo, ha ed avrà da confrontarsi.
In relazione al quale non sembra – anzi – avere trovato risposte, ricette.
– La seconda valutazione (che troverà opposizione in non pochi) è che componendo i contrasti, la migrazione può, gli immigrati possono, essere veicolo e tramite di miglioramento.
Difficile da digerire (e negata) tale considerazione da quanti vedono le a volte drammatiche difficoltà dell’oggi.

Mauro della Porta Raffo