La gittata delle ‘batterie basse’ di Horatio Nelson

Anni ‘inglesi’, per quanto riguarda la nazionalità delle auto che in quel decennio ho personalmente usato, gli Ottanta del Novecento.
Due Triumph Acclaim per cominciare e poi, dal 1986, una Montego Estate sette posti.
Semplicemente stupenda.
Aveva l’Austin messo in produzione la Montego nelle sue varie versioni a partire dal 1984 prendendo il nome (così per il vero avevo – piacendomi non poco l’idea – arzigogolato io) dalla città giamaicana di Montego Bay, venuta alle cronache in specie sul finire del 1982 perché colà aveva avuto svolgimento e si era felicemente conclusa la Conferenza delle Nazioni Unite che aveva visto nascere la ‘Convenzione Internazionale sul Diritto del Mare’.
Mi interessavo delle diverse rivendicazioni dei limiti delle Acque Territoriali (una delle questioni più dibattute è controverse in tema) già dal 1951, ultimo degli anni nei quali il Texas e gli Stati Uniti si erano scontrati nei Tribunali di ogni ordine e grado per stabilire se il petrolio ‘pescato’ in mare davanti alle coste dello Stato della Stella Solitaria fosse di proprietà dell’ex colonia spagnola o dell’Unione intera.
Dei limiti, perché per quanto le norme di Montego Bay fossero ovviamente di là da venire, gli Americani avevano unilateralmente già stabilito che fossero decisamente dilatati rispetto a quelli ‘classici’ che, facendo riferimento alla gittata delle ‘batterie basse’, non quelle di grande portata, delle navi da guerra di Horatio Nelson (per quanto il concetto dello sparo del cannone fosse stato ideato quando il futuro Duca di Bronte aveva tre anni così correntemente si diceva) concludevano per “tre miglia nautiche dalla linea di costa”.
Finì la controversia legale petrolifera (il cui ‘peso’ economico era decisamente ingente) davanti alla Corte Suprema che sentenziò a favore del Governo centrale.
Era il Texas dal momento della prima votazione per le cosiddette Presidenziali che lo aveva visto partecipe (1848) uno Stato conservatore decisamente portato (si considerino i tempi) a votare democratico.
Aveva in verità ‘dirazzato’ nel 1928, allorquando gli Asinelli avevano presentato il Cattolico (un per quelle terre inaccettabile ‘Papista’) Alfred Smith.
Fatto è comunque che nel 1952 e nel 1956 – anche (non di certo esclusivamente) in conseguenza della predetta decisione contraria adottata mentre a Washington governavano i democratici – i Grandi Elettori texani toccarono al candidato repubblicano Dwight Eisenhower!
Riesaminando adesso la faccenda, credo di poter dire che l’acquisto di quella benedetta Montego sia stato determinato dal ricordo che avevo delle ‘batterie basse’ di Nelson.
Così va il (mio) mondo.

Mauro della Porta Raffo