22 ottobre 1499: Colombo ‘scopre’ l’America

1

L’America, ovviamente, è stata scoperta infinite volte prima che Cristoforo Colombo, senza saperlo (A), vi arrivasse.

Semplificando ferocemente, la popolarono asiatici a nord, in specie attraverso la Beringia (B) ma ovviamente non solo.

Australiani a sud costeggiando le rive dell’Antartide allora non coperte dai ghiacci.

Polinesiani scavallando avventurosamente il Pacifico.

Non pochi storici ritengono che le cosiddette ‘tribù disperse di Israele’, o almeno una tra queste (C), siano approdate colà.

La raggiunsero i vichinghi.

La conobbero i cinesi con una spedizione che precedette quella colombiana di un settanta/ottant’anni.

 

2

Cristo è nato prima di Cristo!

E’ documentato: Erode muore nel 4 avanti Cristo.

Come avrebbe potuto indire la strage degli innocenti per eliminare il bimbo divino se questi all’epoca non fosse già nato?

 

3

La cosiddetta ‘stella cometa’ non è indicata come tale nell’unico Vangelo che tratta dei Re Magi, quello di Matteo.

È semplicemente una stella.

Diventerà cometa allorquando, affrescando la Cappella degli Scrovegni agli inizi del XIV secolo, Giotto, impressionato da recente passaggio della Haley, la dipinse così.

 

4

Quale, il fenomeno celeste che Matteo definisce stella?

Con quasi certezza, un allineamento dei pianeti.

Precisamente, quello datato 7 avanti Cristo.

 

5

Nel 45 avanti Cristo, Giulio Cesare, ispirato da Sosigene, sistema il calendario.

Il predetto 45 a.C. è noto come ‘l’anno della confusione’ (D).

 

6

Nel 1582, papa Gregorio XIII attua la riforma del calendario ‘giuliano’ che da lui prese il nome: ‘gregoriana’, appunto.

Elimina dieci giorni ragione per cui il 5 ottobre giuliano diviene il 15 ottobre gregoriano.

 

7

Tutto quanto sopra considerato porta a una evidente conclusione:

Cristoforo Colombo è arrivato in America, l’ha ‘scoperta’, il 22 ottobre 1499 visto che alla data giornaliera da tutti indicata (12 ottobre) vanno aggiunti i dieci giorni di cui alla successiva riforma opera del pontefice Gregorio e considerato che al 1492 vanno aggiunti i sette anni di cui si è parlato.

22 ottobre 1499!!!

 

Cristoforo Colombo

 

Note

 

A

Nel misurare la distanza da percorrere via mare per raggiungere il Cypango, Colombo aveva scambiato le miglia arabe (circa due chilometri) con quelle romane (un chilometro e mezzo sempre all’incirca).

Per di più, riteneva corretta la misurazione della circonferenza terrestre fatta da Posidonio di Apamea che concludeva per un globo terrestre decisamente più piccolo di quello, incredibilmente vicino alla realtà, misurato da Eratostene di Cirene.

Arrivato che fu sulla terra al termine del suo primo viaggio, Colombo era sicuro di essere nelle Indie o nel Cypango.

 

B

Si denomina Beringia l’istmo che in epoche lontanissime collegava via terra l’Asia all’Alaska.

Il nome deriva da quello di Vitus Jonassen Bering, l’esploratore che diede nome al mare che oggi ricopre il predetto istmo.

 

C

Tra tutte le lingue dei pellirosse, quella navajo si distingue per una particolare complessità e  pur appartenendo indubbiamente al gruppo linguistico na-dene, propone vocaboli che sembrano avere una diversa ed inspiegabile origine.

Tanto diversa ed estranea tale origine che, anni orsono, qualcuno pensò di collegare il navajo addirittura all’ebraico.

Secondo i sostenitori di questa teoria, i navajos altri non sarebbero che i discendenti di quelle che vengono definite “le Tribù disperse di Israele” e cioè delle dieci tribù che, appunto alla caduta del regno
di Israele nel 721 a.C., furono esiliate e di cui si perse storicamente ogni traccia, salvo ritrovarla proprio negli attuali Stati Uniti dove i pellegrini si sarebbero trasferiti mantenendo almeno parte della loro lingua.

D’altronde, tesi analoghe risalgono a molto tempo fa.

Probabilmente, il primo a parlare di una colonizzazione ebraica del Nuovo Mondo fu lo studioso spagnolo Arius Montanus, nella sua ‘Bibbia poliglotta’, edita ad Anversa tra il 1569 e il 1573.

Della stessa opinione, Gregorio Garcia nel 1607: ‘Origen de los indios del Nuevo Mondo’ e, tra il diciassettesimo e il diciannovesimo secolo, molti altri tra i quali si distingue soprattutto per la sua eminenza e per la vastità delle ricerche l’inglese lord Kingsborough.

 

D

La durata dell’anno della confusione è controversa.

Quindici i mesi, quasi certamente.

Quattrocentoquarantatre i giorni secondo Macrobio.

Quattrocentoquarantaquattro secondo Solino.

Quattrocentoquarantacinque secondo Censorino.

Mauro della Porta Raffo