La storia del Jazz – Lo Scat, il Bop-Scat, lo stile “a cappella”, il vocalese

Il 26 Febbraio del 1926 a Chicago mentre si trovava in studio di registrazione con i suoi famosi Hot Five, a Louis Armstrong cade dal leggìo il foglio sul quale erano scritte le parole di Heebie Jeebies, tipica espressione americana per dire ansia, avversione, fastidio, insofferenza, nervosismo o paura. Louis, non si scompone e comincia con la voce ad improvvisare dei suoni che imitano il fraseggio della tromba. Senza forse rendersi conto aveva inventato quello stile particolare di canto che viene definito Scat. In studio ci sono Louis Armstrong alla cornetta e voce, Kid Ory alla tromba, Johnny Dodds al clarinetto, Lil Hardin Armstrong (moglie di Louis Armstrong) al pianoforte e voce e Johnny St. Cyr al banjo. Da qui si apre un nuovo mondo e possiamo affermare senza ombra di dubbio che quasi 90 anni dopo, tutti i vocalist avvicendatesi in questo difficile stile vocale gli sono debitori. Senza di lui non ci sarebbe l’evoluzione del canto jazz, dallo scat al bop-scat e dal vocalese ai moderni ricercatori del suono strumentale attraverso la voce umana. Personaggi come Bobby Mc Ferrin e Lauren Newton non avrebbe potuto arrivare a tutto ciò senza pagare debito a Satchmo e ai primi cantori dei primi del secolo scorso. Il canto corale popolare nasce nei saloni del barbiere (i cosidetti Barbershop) e viene eseguito in gruppo da più persone e mentre una voce fa la cosiddetta melodia, le altre accompagnano facendo dei suoni, ovvero l’armonia.

Negli anni ’20 a Trinity in Texas, nasce il nucleo (provenienti da tre gruppi diversi) che guiderà la nascita del quartetto dei Soul Stirrers. Sono probabilmente il gruppo Gospel più famoso al mondo. Contribuiscono in modo rilevante all’evoluzione del canto religioso.Le loro canzoni e melodie o preghiere sono influenzate dai canti Spiritual e Jubilee e si estendono al R &B, al doo-wop e al soul. Non sono un gruppo vocalese ma terribilmente bravi per essere assolutamente citati. Nel 1951 dopo vari cambiamenti di formazione che ci saranno sempre, il loro nuovo cantante è Sam Cooke, la quintessenza della musica soul ed uno dei cantanti ed artisti più dotati ed influenti di tutti i tempi. Sam Cooke rimarrà come voce solista con i Soul Stirrers dal 1951 al 1955 prima di prendere il volo come cantante solista. I Soul Stirrers ufficialmente esistono dal 1926 sino ad oggi anche se, i membri originali sono oramai deceduti.

I pionieri di questo genere ( gruppo vocale, scat, a-cappella e vocalese), negli anni ’30 e ’40 furono i bravissimi e mai dimenticati Mills Brothers che esordirono nel 1922 ed erano costituiti da John Mills (1889-1935) e dai fratelli Herbert, Harry e Donald. Rimasero in auge per circa cinquant’anni grazie al loro sound e alle loro voci e come disse Artie Shaw furono uno dei più spontanei gruppi vocali di tutti i tempi. Vanno ricordate come trio alcune loro canzoni come Paper Doll del 1943, un incredibile successo che nel corso del decennio venderà più di sei milioni di copie, You always hurt the one you love pubblicata dalla Decca nel 1944 e The Alley From the Alamo del 1947. Con l’ausilio di una chitarra crearono con le loro voci dei suoni strumentali addirittura inverosimili, imitando vocalmente diversi strumenti a fiato, la tromba in maniera jazzistica, il sax, il trombone, il basso tuba e il contrabbasso con gusto e bravura da risultare quasi inimitabili nonostante vari tentativi di altri gruppi che finirono invano.

Dopo i Mills Brothers, gruppo di colore originario di Piqua, nell’Ohio, va sottolineato il Golden Gate Quartet, uno dei più famosi ed autorevoli quartetti vocali della storia Gospel e dello Spiritual. Prendono forma nella prima metà degli anni ’30 a Norfolk in Virginia e modellano il loro stile sui canti sacri della Chiesa Holiness con una ritmica che in altre confessioni non è prevista e nemmeno permessa. Nel loro sound non mancano elementi swing utilizzando come i Mills Brothers le voci in funzione di strumenti. La fama del quartetto raggiunge livelli inusitati per una formazione spiritual e Gospel fino al 1940 quando avviene un primo cambio di formazione.

The Rhythm Boys invece erano un trio vocale costituito da Bing Crosby, Harry Barris e Al Rinker e furono reclutati da Paul Whiteman nel 1926 e furono molto attivi dal 1927 al 1931. Il leader Bing Crosby, va ricordato, è stato il primo grande crooner degli anni ’20. Il cosiddetto stile Vocalese ha avuto diverse paternità,nel 1934 una versione di Singing the Blues cantata da Marion Harris che riprende con le parole i chorus di Bix Beiderbecke e Frankie Trumbauer potrebbe essere uno dei primi esempi di vocalese.

Sempre nel 1934 troviamo la giovane Ella Fitzgerald, allora 16 enne, che riuscì a farsi ascoltare dal batterista e direttore d’orchestra Chick Webb ma conosceva soltanto tre canzoni: Judy,The object of my affection e Believe it, Beloved. Tutti e tre i brani appartenevano al repertorio di una famosa cantante bianca che Ella Fitzgerald si sforzava di imitare: Connie Boswell.

Connie and the Boswell Sisters furono un fenomeno vocale degli anni ’30 ed erano Connie, Helvetia detta Vet e Marsha Boswell originarie di New Orleans. Connie, la solista del gruppo, fu colpita da polio in tenera età e trascorse tutta la sua vita su di una sedia a rotelle. Ciò non le impedì di raggiungere con le sorelle una grande popolarità. Il batterista di colore Chick Webb a sua volta sfortunatamente gobbo e afflitto da una grave tubercolosi, divenne il legale tutore di Ella Fitzgerald. Le Boswell Sisters che suonavano vari strumenti, Connie il violoncello, Martha il piano e Vet il violino furono le dirette ispiratrice di un coro famoso in quegli anni in Italia, il Trio Lescano che non era italiano ma olandese!

Negli anni ’40 emersero le Andrew Sisters: Laverne, Maxene e Patty Andrews, tre sorelle, pure loro bianche e con sangue greco-norvegese. Furono celebri nel 1937 per il brano Bei Mir Bist Du Schon e restarono in attività fin al 1953. Chi invece ricorderà in TV le famigerate Sorelle Bandiera, le canzoni, non sono altro che vecchie esecuzioni di brani delle Andrew Sisters. Alla fine degli anni ’30 allo scat contribuì il modo determinante anche il cantante e batterista Leo Scat Wilson. L’avvento del bebop nell’ambito del jazz portò enormi difficoltà a chi doveva eseguire brani vocali e così avvenne una divisione netta tra il cantante jazz e i gruppi vocali d’orchestra.

Gli anni che vanno dal 1940 al 1950 vedono il proliferare di complessi vocali, uno su tutti i formidabili Four Freshmen, scoperti da Stan Kenton nel 1950 dopo averli ascoltati in un club di Dayton, Ohio e trovò subito loro un contratto con la Capitol Records. Il quartetto rimarrà in auge per alcuni decenni. Brian Wilson e i suoi Beach Boys nei primi anni ’60 inventarono il loro stile vocale prendendo spunto dagli incredibili vocalizzi e dai voli pindarici dei Four Freshmen. Altri gruppi vocali da ricordare sono The Pied Pipers che cantavano con Tommy Dorsey e il quartetto The Snowflakes con l’orchestra di Claude Thornhill.

Dopo la metà degli anni ’40 troviamo invece il gruppo The Pastels con l’orchestra di Stan Kenton. Il quintetto vocale dei Pastels era già in circolazione dal 1947 e sarà il principale modello dei Four Freshmen.

I Four Freshmen, un quartetto bianco originario di Indianapolis, Indiana, incisero per la Capitol records nel corso degli anni, ben 34 album di successo! Qualcuno ritiene che i Beach Boys, ma soprattutto il loro genio creativo Brian Wilson abbia in parte plagiato e replicato le voci dei Four Freshmen che si erano già formati nel 1947 (chiamandosi dapprima The Toppers e in seguito The Four Freshmen) quando Brian Wilson aveva 5 anni. Altro quartetto vocale bianco che diventerà famoso è quello degli Hi-Lo’s, quartetto a-cappella nato nel 1953 grazie al loro leader Gene Puerling che influenzerà moltissimo nel corso degli anni gruppi come i Take 6, Manhattan Trasnsfer e Brian Wilson.

I Mel-Tones invece, cantavano con l’orchestra di Artie Shaw e il loro leader era Mel Tormé, uno dei più grandi vocalist che il jazz bianco abbia mai avuto. Con l’esplosione del Bebop si affermò la voga del bop-scat e in questa specialità si affermarono individualmente cantanti come Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan (prima vocalist di un complesso bop), Dizzy Gillespie, Kenny Hagood, Joe Carroll, Babs Gonzales (una delle migliori in assoluto) ed altri artisti di colore. Con la crisi del jazz del 1950 prese il sopravvento un certo tipo di musica folk e pop. Nacque così il vocalese,un nuovo mezzo espressivo denominato dal critico e scrittore Leonard Feather. Dapprima ecco, Eddie Jefferson, un nero che riscrive il grande assolo di Charlie Parker contenuto nel brano Parker’s Mood del 1948, in una composizione omonima. Eddie fu sicuramente il precursore di tutto ciò, con un passato da ballerino che si cimentava già nel 1940 e raggiunse la sua perfezione con l’adattamento di note a cui aggiunse le parole prendendo da un assolo dell’alto sassofonista James Moody basato sul famoso standard I’m in the Mood for love. Nel 1952 è la volta di King Pleasure che aggiunse le parole agli assoli di James Moody, Stan Getz, Lester Young e Charlie Parker.

Bob Dorough, pianista, cantante arrangiatore, compositore, produttore nato il 12 Dicembre del 1923 a Cherry Hill nell’Arkansas è essenzialmente un pianista be-bop e di cool-jazz. Ha però realizzato diversi dischi definiti vocal jazz albums di spessore.

Su tutti va però citato il trio Lambert, Hendricks & Ross (originari di New York) di cui vi invito semplicemente ad ascoltare i loro straordinari album! Annie Ross era una cantante inglese che aveva lavorato per lunghi periodi in America ed adattò dei testi a due assoli del sassofonista tenore Wardell Gray, i brani in questione erano: Twisted e Farmer’s Market. Nel 1957 Annie Ross collaborò con Jon Hendricks, un ex cantante e batterista e con Dave Lambert (ex The Pastels), un arrangiatore di gruppi vocali che aveva inciso anche con Charlie Parker. Nascono Lambert, Hendricks & Ross che riproducevano il sound dell’orchestra di Count Basie. Lambert, Hendricks & Ross si cimentano in modo ancor più convincente con Four Brothers, la composizione di Jimmy Giuffre per l’orchestra di Woody Herman. Il trio ha dedicato un loro album a Count Basie, Sing a song of Basie inciso nel 1957. I tre cantano in modo delizioso e divinamente brani di Duke Ellington, Randy Weston, Horace Silver, Charlie Parker e di tutti i migliori artisti dell’epoca. Nella formazione originale incidono dal 1957 al 1962, 7 album davvero splendidi. Nel 1963 vincono un Grammy Award per la miglior interpretazione vocale di un gruppo. Nel frattempo Annie Ross lascia il gruppo e viene sostituita da Yolande Bavan. Il nome quindi cambia in Lambert, Hendricks & Bavan. Fino al 1964 vengono pubblicati altri tre dischi dopodiché la band si scioglie. Ogni possibilità di reunion svanisce nel 1966 quando Dave Lambert muore in un incidente stradale nel Connecticut. In una ideale discografia vocalese segnalerei di Annie Ross solista l’album Twisted del 1952, di King Pleasure Red Top del 1953, di Eddie Jefferson There i go again con incisioni tra il 1953 e il 1969, i dischi di Lambert Hendricks & Ross, i francesi Double Six con l’album Les Double Six con incisioni del 1960 e 1961 e dei Manhattan Transfer, l’album Bodies and souls del 1983 e la doppia raccolta Anthology: Down in Birdland pubblicata nel 1992 dalla Rhino records. (2 CD). I Manhattan Transfer, nella loro brillante carriera dal 1969 ad oggi hanno vinto 9 Grammy Awards.

Tra le cantanti pop, da segnalare Iva Ivie Anderson, californiana nata il 10 Luglio 1905 a Gulroy e deceduta a Los Angeles il 28 Dicembre del 1949. Con il canto favorì la musicalità orchestrale di Duke Ellington. Dal 1930 al 1931 restò come cantante per ben 20 settimane al Grand Terrace di Chicago con il pianista Earl Hines e dal Febbraio del 1931 fu la cantante della Duke Ellington Orchestra sino al 1942 quando fu costretta a lasciare per un grave e cronico attacco d’asma. Con Duke Ellington, Ivy Anderson ha inciso numerosi brani ed album dal 1932 al 1942. Nel 1937 è apparsa come cantante nel film dei Marx Brothers A Day at the races.

Altra cantante raffinata è stata Helen Humes, cantante di colore nata il 23 Giugno del 1913 a Louisville nel Kentucky e deceduta a 68 anni, il 9 Settembre del 1981 a Santa Monica in California. Restò con Count Basie dal 1938 al 1942 e aveva una bella voce, simile a quella di Mildred Bailey.

Le orchestre negli anni ’40 avevano tutte delle cantanti: Joya Sherrill con Duke Ellington, Mary Ann Mc Call con Woody Herman, Anita O’ Day con Stan Kenton e Gene Krupa, June Christy con Stan Kenton, Betty Roché (capace di ballate blues davvero superbe) con Duke Ellington. Vennero poi alla ribalta cantanti come Bobby Troup e Jackie Paris ,quest’ultimo italo-americano, il padre si chiamava Carlo Paris. Jackie Paris, è nato a Nutley nel New Jersey il 20 Settembre 1924 e deceduto il 17 Giugno 2004. Nel 1949 fa parte della Lionel Hampton Orchestra. Canta e collabora anche con Coleman Hawkins, Charles Mingus, Dizzie Gillespie, Charlie Parker e Donald Byrd. Chet Baker, Mel Tormé, Jackie Paris per gli uomini e Helen Merrill, Chris O’ Connor e l’olandese Rita Reys per le donne, sono le voci ufficiali del Jazz californiano o West-coast jazz. La voce di Chet Baker era la riproposta umana del magnifico suono della propria tromba, Helen Marrill con la sua splendida voce richiamava il sound di Ben Webster, Rita Reyes si rifaceva al sound del quartetto di Gerry Mulligan mentre Mel Tormé s’ispirava alla formazione con 10 elementi di Gerry Mulligan. Altra splendida voce è Carmen Mc Crae che si esibì nelle orchestre di Bennie Carter, Count Basie e Mercer Ellington. Carmen, elevò il cosiddetto pop-jazz ad arte con melodie swinganti e con un lirismo notevole nell’interpretare meravigliose ballads. Negli anni ’50 insomma si è imposto il vocalese con numerose voci e protagoniste femminili del jazz. Le più note sono Anita O’ Day, Betty Carter, Dinah Washington, Carmen Mc Rae, Helen Merrill solo per citarne alcune senza mai dimenticare la grande Ella Fitzgerald e Sarah Vaughan. In sintesi dicevamo che nel caso del vocalese si tratta di una sorta di trascrizione fedelissima di assoli strumentali per voce e vengono creati molto spesso dei testi ad hoc per accompagnare il brano. Lambert, Hendricks & Ross si affermarono prepotentemente nel 1958 con le loro squisite innovazioni affermandosi strepitosamente come il più valido gruppo vocale del jazz moderno. Nel 1962 nacquero i francesi Double Six de Paris ( sei voci raddoppiate con la sovrapposizione d’incisione). Negli anni ’70 i gruppi vocali sentono l’influenza del rock e il connubio più lampante tra pop-music e jazz è quello dei Manhattan Transfer, un quartetto vocale bianco davvero formidabile.

I Manhattan Transfer sono stati fondati da Tim Hauser (morto nel 2014 per attacco cardiaco) nel 1969 a cui si aggiungono Laurel Massé (sostituita nel 1978 da Cheryl Bentyne), Janis Siegel e Alan Paul. L’album dei Manhattan Transfer intitolato Vocalese, piccolo capolavoro pubblicato dalla Atlantic records nel 1985, vede Jon Hendricks (di Lambert & Hendricks & Ross) come autore di tutti i testi dei brani e con ospiti eccezionali come Bobby Mc Ferrin e i Four Freshmen (gruppo tuttora esistente ma con l’ultimo membro originale della formazione ritiratosi nel 1993).

Le Pointer Sisters, Anita, Ruth, Bonnie e June Pointer, quattro sorelle nere di Oakland, California, provenienti dal coro della chiesa battista dove il loro padre era pastore irruppero sul mercato con un primo splendido album nel 1972 inciso per la Blue Thumb, poi nel corso degli anni hanno sostanzialmente cambiato genere. Negli anni ’80 il trio dei Full Swing era specializzato nel ripresentare brani orchestrali della Swing era, erano costituiti da Charlotte Crossley, unica artista di colore del gruppo e che aveva già cantato nelle Harlettes di Bette Midler, la bionda Lorraine Feather (figlia di Leonard Feather) e Steve March, figlio del grande Mel Tormé.

Negli anni ’80 segnaliamo ancora un quartetto di bianchi di San Francisco,The Bobs. Una formazione doo-wop, jazz e new-wave tuttora in attività, nata nel 1981 e con oltre 15 album all’attivo.

Nel 1985 Isley-Jasper-Isley (la metà dei gloriosi Isley Brothers) pubblicano la meravigliosa Caravan of love, un brano R & B. Nel 1986 il gruppo inglese degli Housemartins, provenienti da Hull, cittadina dell’East Riding of Yorkshire e artefici di un sound che coniugava soul e pop-rock, ha replicato il successo di Caravan of Love, con una versione a cappella, entrando per Natale ai vertici delle classifiche inglesi.

Il vocalismo moderno è arrivato sino ai nostri giorni e concludiamo parlando del nuovo millennio con quattro nomi.

Lauren Newton nata nel 1952 a Coos Bay nell’Oregon. Nel 1974 si è trasferita in Europa, è celebre per essere stata membro fondatrice della Vienna Art Orchestra sino al 1989. E’ in attività dal 1979 e nel 1984 Lauren Newton, con Bobby Mc Ferrin, Jay Clayton, Urszula Ddudziak e Jeanne Lee, hanno dato vita ad un supergruppo chiamato Vocal Summit.

L’altro fenomeno è Bobby Mc Ferrin, nato a New York l’11 Marzo del 1950 e tuttora uno dei migliori cantanti jazz e direttore d’orchestra al mondo.

Due gruppi davvero notevoli e rappresentativi si sono imposti con il loro scat, il vocalese e i loro strabilianti vocalizzi. I Take 6, un gruppo formidabile, dotati di voci stupende, una formazione a-cappella/gospel e di vocalese attiva dal 1987 e originaria di Huntsville in Alabama. Hanno già vinto 10 Grammy Awards ed hanno collaborato con Stevie Wonder, Whitney Houston, Ray Charles, Quincy Jones, K.D. Lang e Al Jarreau. Hanno inciso 16 album e la loro formazione ufficiale è a sestetto, con soli due membri originali che hanno lasciato la formazione.

I Rockapella invece sono una formazione a-cappella e di vocalese originari di New York. Sono in attività dal 1986, hanno voci angeliche ed inciso 29 album di cui ben 6 incisi in Giappone.

Aldo Pedron