Da Maupassant a ‘Ombre rosse’

Lo scorso 2 marzo è caduto l’ennesimo anniversario della prima (nel 1939) del mitico ‘Ombre rosse’, il western che almeno due generazioni di cinefili hanno amato senza riserve e che ancora oggi riscuote il plauso di molti nei suoi passaggi televisivi.

Ora, al riguardo, forse non tutti sanno quale sia l’origine letteraria del grande film e come, in proposito, si possa parlare di una rarissima ‘liaison’ tra uno dei maggiori scrittori francesi del secondo ottocento ed un ‘genere’ cinematografico americano tra i più popolari.

Fatto è che John Ford – il regista di ‘Stagecoach’, titolo originale della pellicola – ebbe l’idea della sceneggiatura alla base del film (realizzata, poi, da Dudley Nichols) leggendo sulla celebre rivista ‘Cosmopolitan’ il racconto ‘Stage to Lordsburg’, di Ernest Haycock, ed acquistandone immediatamente i diritti cinematografici per la bella somma di duemilacinquecento dollari, naturalmente di allora.

Haycock, però, non era – per un certo verso – il ‘vero’ autore della breve narrazione, visto che, nell’invenzione dei personaggi e nella storia, si era largamente ispirato al bellissimo racconto lungo (giudicato da Flaubert “un capolavoro” e “né più né meno, l’opera di un maestro”) ‘Boule de suif’ – letteralmente, ‘Palla di sego’ – di Guy de Maupassant, pubblicato nella raccolta di novelle ‘Le serate di médan’, nel 1880 a Parigi.

Per inciso, Maupassant aveva iniziato a scrivere ‘Boule de suif’ negli ultimi mesi del 1879 su invito di Emile Zola, che aveva proposto ai molti scrittori che frequentavano la sua casa, appunto, di Médan, di esercitarsi sul tema della guerra franco-prussiana.

È per questo che la storia di Maupassant si svolge nell’inverno 1870-71, sulle strade della Normandia, nel mentre l’esercito di Napoleone III, sbaragliato dai prussiani, perdeva terreno su tutti i fronti.

Ecco, allora, che per iniziativa di Zola, nasce una grande novella (alla quale, direttamente, si ispireranno per altri due film anche Michail Romm, nel 1934, e Christian Jacque, nel 1945) che rese celebre, d’un tratto, l’autore e che, attraversando l’oceano atlantico e ‘passando’ dalla normandia al far west, nel Novecento, dà origine, per mezzo del ben più modesto Ernest Haycock, al soggetto dal quale John Ford trarrà ‘Ombre rosse’, rendendo, a sua volta, famoso il fino ad allora quasi sconosciuto John Wayne.

Mauro della Porta Raffo