Le scarpe bianche di Guido Piovene

Superstizioso?

Piero Chiara era molto più che superstizioso e al riguardo non posso non ricordare lo slancio con il quale mi si buttò addosso, la faccia terrorizzata, per bloccarmi, nel mentre, dimentico delle sue paure, per verificarne il funzionamento, mi accingevo ad aprire un ombrello a scatto nel lungo corridoio della sede varesina del Partito Liberale in via Bernascone.

Un cappello rovesciato sul letto ? Non sia mai!

Passare sotto una scala? Nemmeno per tutto l’oro del mondo!

Se in molti sapevamo delle incontrollabili manie dell’autore de ‘Il piatto piange’, all’oscuro doveva evidentemente esserne la moglie di Guido Piovene, la quale, defunto il coniuge nel 1974, avendo trovato in casa un magnifico paio di scarpe bianche praticamente nuove che lo scrittore e giornalista si era fatto fare da poco, pensò bene di regalargliele.

Interdetto ma incapace di rifiutare il dono, Piero, ovviamente, si guardò bene dall’usarle – le calzature di un morto!? – ed anzi pensò subito di donarle a propria volta a un sodale.

Per quanto questi fosse persona decisamente meno superstiziosa, non fu da lui che le scarpe di Piovene si fermarono.

Arrivate in casa di un terzo amico comunque al corrente della provenienza, trovarono alfine utilizzo dopo un passaggio in calzoleria laddove un solerte artigiano provvide a dipingerle di marrone essendo il nero, la possibile alternativa, il colore del lutto!

Mauro della Porta Raffo