Servi sotto vincolo contrattuale

Fra quanti, per i più diversi motivi (religiosi, sociali, culturali, politici…) e in particolare per sfuggire alla povertà sperando in un avvenire migliore arrivarono nei futuri Stati Uniti quando ancora colonie inglesi, non pochi i ‘servi sotto vincolo contrattuale’.

Questi schiavi a tempo – visto che dovevano lavorare sotto padrone per qualche anno e non vita natural durante – appartenevano sostanzialmente a due gruppi.

Il primo era formato da quelle persone che avevano accettato di ‘vendersi’ normalmente per un periodo che andava dai quattro ai sette anni solo in cambio del pagamento del prezzo della traversata.

Nel secondo andavano ricompresi quanti “erano stati condotti colà contro la loro volontà.

Caricati a forza a bordo di navi, trasportati dall’altra parte dell’oceano e venduti in servitù.

Le strade di Londra erano piene di rapitori, ‘spiriti’ venivano chiamati.

Nessun lavoratore era al sicuro.

Gli stessi mendicanti avevano paura di parlare con chiunque menzionasse la terrificante parola ‘America’.

Genitori venivano strappati dalle famiglie, mariti dalle mogli, per sparire per sempre come se fossero stati inghiottiti dalla morte.

Bambini venivano venduti da padri indegni, orfani dai tutori, parenti a carico o indesiderabili da famiglie stanche di mantenerli…”

Citazione ripresa da ‘Storia popolare degli Stati Uniti’ di Leo Huberman facente capo a ‘The Rise of American Civilization’, di Charles e Mary Beard.

Mauro della Porta Raffo