Adriano Celentano fotografato da Giorgio Lotti

Varese, corso Matteotti, sotto i portici a destra, scendendo verso piazza Carducci.

Prima del Caffè Zamberletti.

Cento anni fa o quasi.

Franchi, ‘le sorelle Franchi’, la libreria che frequento da sempre in alternativa a Pontiggia.

Non solo libri.

Vendono anche dischi.

Sono qui per questo, invero.

Ho ascoltato Celentano al Festival di Sanremo, la sera prima.

“Mi fa sentire ‘Il ragazzo della via Gluck’”, chiedo alla Franchi più vicina al reparto dischi.

Il quarantacinque giri sul piatto e Adriano parte:

“Questa è la storia….”

Partecipo, eccome se partecipo.

Quand’ecco le Franchi, all’unisono:

“Ma guarda questo che razza di temi tratta”.

E, l’una all’altra:

“A chi vuoi che interessino?”

“A me e moltissimo”, quasi esplodo.

“Lo compro”, concludo.

Un momento, un accadimento lontano da non dimenticare.

Il rifiuto, la ribellione rispetto alle vecchie convenienze.

La dichiarazione di una appartenenza generazionale.

Mauro della Porta Raffo

Adriano Celenatno (foto Giorgio Lotti)
Adriano Celentano (foto Giorgio Lotti)