Trovo su una bancarella di un mercatino domenicale l’Almanacco Letterario 1928 edito da Mondadori, ancora intonso. Usando il tagliacarte, oggetto oramai desueto, mi si svela il contenuto di circa 300 pagine impreziosite da molte interessanti riproduzioni di xilografie di Publio Morbiducci e Benvenuto Disertori nonché dalle riproduzioni di disegni di Picasso, Anselmo Bucci, Telemaco Signorini…