‘Pop Art’

Premessa: devo confessarlo, detesto il vocabolo ‘popolare’.Che volgarità essere ‘popolari’!
È la ‘Popular Art’ arte popolare?Quanto alla corrente artistico pittorica affermatasi negli Stati Uniti (esiste una precedente ‘Popular Art’ inglese, ma chi se ne impipa), certamente no. Cosa diavolo hanno di ’popolare’, di volgare, di facilmente accessibile a tutti, artisti elitari – per definizione ‘americani’ – quali Andreas Warhola (Andy Warhol, ovviamente), Jasper Johns, Robert Rauschenberg, George Segal, Claes Oldenburg, James Dine, Roy Lichtenstein, o, per dire, James Rosenquist e Larry Rivers nelle cui creazioni si intuisce la lontana eco del ‘vero’ pittore dell’anima yankee e cioè Edward Hopper (giù il cappello).Nulla, è la corretta risposta.È, in aggiunta, ‘popolare’ il grande ‘Neo Pop’ Jeff Koons?Per carità.Hanno costoro usato materiali ‘popolari’?Non sempre, ma è da qui, dalla indifferenza nei riguardi appunto dei materiali come delle tecniche utilizzate per creare, dall’idea (questa, in particolare, di Rauschenberg e Johns) di incorporare oggetti comuni nei quadri, che nascerebbe (in Inghilterra, ma non importa) ad opera del critico londinese – in seguito lungamente al lavoro a New York – Lawrence Alloway l’espressione che tutti affascina: ‘Pop Art’, iniziali sempre maiuscole, please.Espressione invero usata (creativo Alloway, dato che a lui si deve altresì la altrettanto sintetizzante ‘Junk Art’) in un più articolato contesto.Ma tant’è.Parlo di cimento artistico pittorico ma è ‘popular’ per definizione e mai, per fortuna, nella realtà, coevamente, una certa cinematografia, una particolare architettura, un genere fotografico…Ecco, la ‘Pop Music’, di contro, lo è, pur raggiungendo in specifiche espressioni vette certamente impopolari perché fortunatamente elitarie.Dopo di che, succede che dovunque e comunque, dicendo ‘Pop Art’, ci si senta  immediatamente rispondere: Andy Warhol.Riflesso condizionato.E come ogni riflesso condizionato, esito di una eccessiva semplificazione.Era senza dubbio Andy fenomenale.Intuitivo.Sagace.Ovviamente, creativo.Poliedrico.Magico nella comunicazione.Notissima la sua produzione.Ma se devo io, personalmente, pensare alla ‘Pop Art’ pittorica, alle realizzazioni della ‘New York Renaissance’, sono ‘Racing Thoughts’ e le bandiere americane di Jasper Johns  e le ‘pitture/sculture’ di Robert Rauschenberg che vedo e voglio per sempre vedere!