“La cosa più difficile è citare correttamente”.
Vero, infinite essendo le citazioni inesatte.
Della corrispondenza all’originale, peraltro, si disinteressano assolutamente quanti invece, in merito, inventino attribuendo per il solito ad autorevoli personaggi trascorsi a miglior vita (e quindi impossibilitati a smentire) frasi o aforismi in verità propri.
L’opera è ben compiuta quando la contraffatta citazione verosimilmente si attaglia allo spacciato e falso autore.
Maestro indiscusso nel genere – a quel che diceva in proposito Mario Cervi – Indro Montanelli.
Particolarmente utilizzata a fini ideologici e politici la falsa citazione storica.
In ‘La seconda guerra civile americana’ – eccezionale denuncia filmica datata 1997 della povertà della classe politica americana (mondiale, altresì) e della pericolosissima invadenza della televisione – lo sceneggiatore Martyn Burke (un canadese, e quanto piace ai ‘canadiens’ cogliere i mille difetti dei vicini statunitensi) ipotizza una situazione nella quale occorra trovare per il Presidente in carica e in difficoltà una acconcia citazione attribuibile a uno dei predecessori scelto accuratamente tra i maggiormente affidabili.
La scena seguente è estremamente significativa.
Il lobbista incaricato della bisogna convoca un gruppo di ghost writer e li mette al lavoro.
Nessuno (nessuno) di loro è americano.
Tutti appartengono a etnie minoritarie negli USA.
Nessuno (nessuno) tra loro si preoccupa di fare una qualsivoglia ricerca.
Per carità.
Individuato il Presidente ‘adatto’ (Eisenhower), si procede inventando di sana pianta, ad effetto, fino a raggiungere un soddisfacente esito.
Poco dopo, in televisione, l’inquilino di White House inizia a parlare dicendo “Come in una consimile situazione ebbe a dire ‘Ike’ Eisenhower…” mentre sullo schermo scorrono immagini d’epoca che ritraggono il generale.
È allora che guardando Il tutto, il capo della TV che ossessivamente segue (e intervenendo in qualche modo conduce) gli accadimenti, cadendo in una trappola che ben conosce e che sempre funziona, dice:
“Però, mica male quell’Eisenhower” e la mistificante operazione è conclusa!
Mauro della Porta Raffo