‘Dizionario Enciclopedico’ di Mauro della Porta Raffo
Alla voce
‘Sudore’
or ora – 20 marzo 2018, giorno dedicato a san Cutberto di Lindisfarne – vergata
“Supposizioni.
Era questo…
Era quello…
Nessuna certezza.
Tranne il fatto che tra il 1485 e il 1551, in Inghilterra ma non solo, un gran numero di persone andarono bellamente all’altro mondo tra mille sofferenze.
E sudando.
Tanto copiosamente che quel flagello fu chiamato nientemeno che ‘malattia del sudore’.
Ebbe il morbo cinque databili picchi (1485, 1507, 1517, 1528 e 1551) ma, stranamente, i due decessi, tra i tanti di quel periodo in terra d’Albione, che più mi interessano si verificarono in anni apparentemente, da questo punto di vista, assai meno micidiali.
È difatti nel 1502, il 2 d’aprile, che a Ludlow defunge l’allora Principe di Galles.
Si chiamava Arthur e, fosse vissuto, il mondo sarebbe infinitamente diverso.
Già, perché suo fratello minore non si sarebbe dipoi seduto sul trono di Londra.
Già, perché non sarebbe nata la Chiesa Anglicana.
Già, perché il fratellino di Arthur si chiamava Enrico.
In futuro, Enrico VIII.
Quello dell’eresia e della fondazione della Church of England.
Sarebbe…
Sarebbe…
Sarebbe…
Mi piace in questo caso fare la Storia con i se e con i ma come mai si dovrebbe.
È del 1543, il 7 ottobre a Londra, invece la morte di Hans Holbein il Giovane.
Ricordo i primi dipinti che mi occorse di vedere del grande pittore e incisore tedesco.
A Lugano, Villa Favorita, laddove, per lunghi e fortunati anni, insistette, prima del trasferimento a Madrid (e quale fu il mio dolore già nell’apprendere della decisione del barone Hans Heinrich!), la Collezione Thyssen-Bornemisza.
La più straordinaria raccolta privata di opere d’arte al mondo, mais oui.
E non sono forse andato appositamente a Basilea per vedere le sue opere esposte al Kunstmuseum della magnifica città renana?
Un Museo ricchissimo, eccellente, nel quale peraltro risplende l’inquietante ‘Il corpo di Cristo morto nella tomba’ composto, dipinto da Hans il Giovane nel 1521.
E, dappoichè ‘tout se tient’, non è forse proprio di questo capolavoro che il Principe Myskin (e non è il solo) parla nel dostojevskiano ‘L’idiota’?
Ecco, ha la misteriosa e terribile ‘malattia del sudore’ influito sull’andamento del mondo.
Non solo, ovviamente, con queste due particolari, preclare, morti ma certamente anche”.
Mauro della Porta Raffo