Donne senza anima?

Ma davvero la Chiesa in tempi lontani ha affermato che l’uomo ha l’anima e la donna no?
Per carità!
All’origine di tale fola, il passaggio dal latino al volgare.
Nella antica lingua comune, ‘vir’ significava ‘maschio’ mentre ‘homo’ indicava l’essere umano in generale.
Imbarbarendosi il latino, la distinzione venne a cessare.
Meglio, ‘vir’ cadde in totale disuso.
Occorse quindi che la Chiesa, riunita in un sinodo locale nell’ottobre del 585 a Macon per discutere
dell’anima, intendendo affermare che gli animali non l’avevano (e non l’hanno, malgrado milioni di adoratori di cani e gatti la pensino differentemente), disse che solo l’uomo ne era dotato.
‘Homo’, nel caso –
mancando, come detto, oramai nel linguaggio la distinzione tra maschio ed essere umano – indicava (ed indica) tutti noi, sesso forte e sesso debole insieme, donne inclusissime, pertanto.
E non starò qui a dire quale dei due sia in verità il debole.

Mauro della Porta Raffo