Venezuela: ‘Intentona’ non ‘golpe’

Base militare del Forte Paramacay, Valencia, Venezuela.
6 agosto 2017, giorno dedicato a Sant’Ormisda, l’unico papa padre di un altro pontefice romano, Silverio.
 
Il Presidente Nicolas Maduro Moros imperversa a Caracas e in tutta la ‘Piccola Venezia’.
Nel momento più difficile e problematico per il Paese intero visti i continui moti di piazza, le proteste, le repressioni, il numero dei morti, i contrasti politici insanabili, il capitano Juan Carlos Caguaripano Scott – già membro della Guardia Nazionale Bolivariana, latitante da anni e ricercato – al comando di una ventina di uomini, prende possesso di una base militare situata nel Nord Est dello Stato e rilascia la seguente dichiarazione:
“Siamo in legittima ribellione, più che mai uniti al coraggioso popolo del Venezuela, per disconoscere la tirannia assassina di Nicolas Maduro!”
Ora, a prescindere dal successivo ordine degli accadimenti, nulla rilevando ai miei fini l’esito positivo o negativo dell’azione, per quanto i media abbiano subito gridato al ‘golpe’, non di un classico ‘colpo di Stato’ nello stile latino americano si è nella circostanza trattato. 
Piuttosto di una ‘intentona’.
 
Rilevato che tutti gli interventi militari di cui si parla e tratterà ora non hanno nulla a che fare con la rivoluzione(‘revolucion’) che non ha e non può avere origine nelle forze armate.
Ricordato che il massimo teorico in materia nel Vecchio Continente è stato il Nostro Curzio Malaparte il quale nel 1931, in Francia e in francese pubblicò il suo fondamentale ‘Tecnique di coup d’Etat’ (difficile potesse proporlo all’epoca in Italia Benito Mussolini al potere), sarà opportuno trattare compiutamente dei sollevamenti militari latino americani.
(Non sudamericani, dato che non poche volte operazioni militari del genere si sono avute in Stati appartenenti all’America Centrale e in Messico, federazione per larghissima parte collocata nel Nordamerica).
 
Per gradi procedendo:
‘Intentona’: si tratta di un pubblico avvertimento mediante proclama ad opera di militari che intendono condizionare il governo o comunque una parte politica:
‘Quartelazo’: rivolta di caserma che ha l’intento di accendere la miccia e che ha successo solo se trova imitazioni nel Paese;
‘Alzamiento’: vera e propria sollevazione militare a livello nazionale con l’obiettivo di prendere il potere;
‘Golpe’: rovesciamento spesso cruento del governo ad opera delle forze armate.
Non va qui dimenticato che, in un momento precedente, può esserci il ‘Pronunciamento’ il cui fine è di costringere il potere politico a trattare con la minaccia delle armi.
Mauro della Porta Raffo