Michele Maffei, lo ricordate?
Grande schermidore davvero.
Sciabola.
Medaglia d’oro olimpica a squadre e mondiale individuale.
Poi, d’argento e bronzo a bizzeffe.
Parliamo e ho la cattiva idea di accennare a Valentina Vezzali.
Si adombra.
“Vedi, è fortissima.
Anche Trillini, per carità.
Ma, lei e gli altri non da oggi sono infinitamente avvantaggiati per via delle ‘teste di serie’.
Da anni, in ogni competizione schermistica , si assegnano sulla base della graduatoria mondiale.
Non può pertanto più capitare, come in altri tempi, che, semplicemente sorteggiando gli accoppiamenti, i più forti si incontrino subito o quasi eliminandosi a vicenda.
Valentina è il numero uno?
Non le capiterà mai di imbattersi al primo incontro con la numero due, per dire.
A noi sì”.
Non gli va giù.
La cosa gli sta sullo stomaco.
Pensa di certo alle vittorie mancate, alle medaglie che avrebbe vinto da numero uno della sua epoca se i regolamenti fossero stati quelli d’oggi.
Qualche anno fa, in Varese
Mauro della Porta Raffo