Guerra di Secessione in acque francesi!

1864, il massimo esponente del pre-impressionismo Edouard Manet dipinge un olio su tela, guardando alla sua opera, del tutto particolare.
Per la prima volta – lo farà solo in una seconda occasione, colpito dalla fucilazione di Massimiliano d’Asburgo in Messico, al Queretaro, nel 1867 – affronta un tema storico.
Rappresenta nella circostanza una battaglia navale.
L’opera in questione si intitola ‘Le combat de Kearsarge et de l’Alabama’, oggi conservato al Philadelphia Museum of Art.
Non è dato sapere se Manet sia stato testimone oculare dell’accadimento -poteva essere seguito dalle scogliere – che con tanta perizia pittorica descrive.
Un accadimento del tutto particolare visto che in quella circostanza – corre l’11 giugno 1864 – nelle acque francesi (!?), si svolge una battaglia tra due navi da guerra rappresentanti l’una (l’Alabama) il Sud e l’altra (il Kearsarge) il Nord degli Stati Uniti d’America.
Uno scontro, quindi, da ricomprendere nella Guerra di Secessione ma combattuto decisamente lontano dal teatro proprio di quel conflitto.
Cose – in verità, si potrebbe dire – che accadono quando i belligeranti si affrontano sui mari.
Fatto è che l’Alabama – nave confederata da corsa in legno al comando del capacissimo capitano e futuro ammiraglio Raphael Sennes – reduce da una serie di crociere nel corso delle quali aveva affondato quasi settanta imbarcazioni nordiste, necessitando di riparazioni, è a Cherbourg, porto della Bassa Normandia, sulla Manica.
È proprio colà che la localizza lo ‘sloop of war’ dell’Unione Kearsarge, che da molto tempo la insegue.
Obbligato ad uscire dal porto per guadagnare il largo, l’Alabama viene affondato dopo un lungo e terribile scambio di colpi di cannone.
Va qui ricordato che uno dei motivi determinanti della sconfitta del Sud nella Guerra di Secessione fu l’inferiorità navale e che in ragione e conseguenza della sua superiorità in merito il Nord aveva da subito impedito ai confederati gli indispensabili collegamenti via mare.
(Per inciso, Rhett Butler, il personaggio creato da Margareth Mitchell in ‘Via col vento’ e portato magnificamente sul grande schermo da Clark Gable, è un lupo d’acqua salata abile nel forzare il blocco nordista e che da tale capacità ricava un vero capitale).
Era pertanto solo attraverso le crociere incursorie di navigli come quello comandato da Sennes che il Sud cercava di opporsi sugli oceani, ragione per la quale – va ribadito – l’11 giugno 1864 segna uno dei momenti decisivi della giusta lotta secessionista.

P.S. Definisco ‘giusta’ la lotta per l’indipendenza degli Stati del Sud essendo numerose e incontrovertibili le ragioni giuridiche a sostegno.
La dimostrazione si ebbe a conflitto terminato, quando fu condotto in carcere il Presidente della Confederazione Jefferson Davis.
Lungamente detenuto, il desso fu dipoi rilasciato senza processo, per evitare che nel dibattimento emergessero e prevalessero le validissime motivazioni legali della Secessione dai Nordisti negate e calpestate.
Tutto ciò tralasciando la questione relativa alla schiavitù, l’unica sulla quale, idealmente e umanamente, l’Unione poteva fare, appunto idealmente e umanamente, leva.

Mauro della Porta Raffo