Amicizia

Una lettera di Luca Goldoni

 

 

Caro Mauro,

stamattina ho letto una frase del Talmud.

“L’amore di un uomo per una donna cresce e diminuisce come la luna.

L’amore di un fratello per un fratello à fisso come le stelle e dura eterno come le parole del profeta.”

M’è parsa la più bella fra le tante definizioni dell’amicizia che di quando in quando mi capitano sotto gli occhi .

Te la propongo perché si attaglia a quello strano rapporto che ci unisce. Perché strano?

Perché nasce da uno scazzo giornalistico letterario che ci oppose una ventina d’anni fa.

Dico bene “ventina”?

Possibile che questo tempo sia volato?

Non ho la tua scandalosa memoria e mi arrendo.

(Ho usato questo aggettivo un’altra volta solamente: con Giovanni Spadolini, mio direttore prima al Resto del Carlino, poi al Corriere della Sera.

Glielo dissi brutalmente una sera in tipografia: non è giusto che lei pattini nella Storia e io arranchi fra date e personaggi; la natura avrebbe potuto essere meno munifica con lei un po’ più caritatevole con me).

La memoria è un muscolo, che colpa ne ho se il mio è più fragile del tuo o di quello di Spadolini?

Caro Mauro,

torno alla nostra bella amicizia, nata – dicevo – da un tuo sfottò nei miei confronti che io ho preso male (come tutte le persone spiritose quando qualcuno fa lo spiritoso con loro).

Ero talmente maldisposto verso di te che quando un amico comune mi informo che eri stato scelto per presentare un mio libro a Varese sbottai: “Siete dei maramaldi.

Quello mi prende per il culo un’altra volta”.

Invece tu mi telefonasti che il libro ti era piaciuto e la sera della presentazione improvvisammo un duetto che ebbe un ottimo riscontro”.

Da allora quanti chilometri e quanta reciproca simpatia abbiamo macinato insieme?

Io ti facevo domande come a un’enciclopedia vivente e tu rispondevi.

Credo di aver imparato più episodi sui presidenti americani nei nostri viaggi che nel resto della mia vita.

Penso che non potrai negare che io sia un ascoltatore di successo.

Ultimamente ci vediamo poco ma quando ci incontriamo è come se riprendessimo un dialogo interrotto il giorno prima.

Sai perché?

Perché mentre noi viviamo le nostre rispettive esistenze, presi ognuno dai suoi problemi, dai suoi momenti, dalle sue emozioni, la nostra amicizia monta la guardia e ogni tanto ci richiama all’ordine.

Ecco che cos’è la nostra amicizia.

Un bellissimo cane lupo, fedele.

Luca Goldoni

Bologna, 17 dicembre 2016