La storia del Jazz – Louis Armstrong

Una delle personalità più esuberanti ed originali del secolo scorso. Nel jazz, tutte le strade portano a Louis Armstrong. Ancora oggi quando si parla di forti emozioni espresse nel jazz si pensa a lui, Il genio della tromba, diventato negli anni una star mondiale. Louis Armstrong asseriva lui stesso di essere nato il 4 Luglio 1990 e sebbene morto nel 1971, si dovrà attendere gli anni ’80 quando tramite il ricercatore Thad Jones si è potuto finalmente risalire agli esami dei suoi documenti battesimali dai quali risulta nato il 4 Agosto 1901 a New Orleans in una famiglia povera e nipote di schiavi. La sua infanzia la vive in un quartiere della città chiamato The Battlefield distretto in cui la prostituzione era legale. Suo padre William Armstrong (1881-1922) abbandonò la famiglia quando Louis era ancora neonato e se ne andò con un’altra donna. Sua madre Mary Mayann Armstrong (1886-1942) lasciò così Louis e la sorella Beatrice Armstrong Collins (1903-1987) alla nonna Josephine Armstrong e talvolta allo zio Isaac. A cinque anni Louis ritorna con la madre e con i suoi parenti e il padre lo rivedrà ben poche volte e soltanto durante le parate o processioni. Entra giovanissimo in un quartetto vocale che canta e raccatta qualche soldo nelle strade di New Orleans. Frequenta la Fisk School for Boys dove però viene espulso a undici anni. Per un certo periodo porta a casa dei soldi raccogliendo carta (il paperboy)e trovando alcuni resti di cibo che vende nei ristoranti ma per la sua famiglia non è abbastanza per poter campare e tenere lontano sua madre dalla prostituzione. Viene mandato in un orfanotrofio, la Waif’s House per aver sparato un colpo di pistola rubata durante la notte di San Silvestro nel 1912 entrando nell’orchestra dell’istituto. Fa il tamburino prima di adottare la cornetta. Sviluppa la sua abilità a suonare la cornetta suonando nella band del riformatorio per ragazzi neri, la New Orleans Home for Colored Waifs. Nel riformatorio ci finisce più volte e per un lungo periodo per aver fatto fuoco con la pistola del patrigno, sempre durante le feste e le celebrazioni del nuovo anno. A 14 anni lascia la Home for Colored Waifs band, viene addestrato dal professor Peter Davis che cerca di portarlo sulla retta via e va a vivere prima con il padre e con la matrigna poi di nuovo con la madre e per strada. Trova il suo primo impiego alla Dance Hall’s di Henry Ponce dove s’imbatte in Black Benny che lo protegge e lo guida. Nel frattempo di notte suona la cornetta, osserva i vari balli locali come la quadrille ( la quadriglia ) e quando c’è l’occasione ascolta vari musicisti da cui verrà influenzato: Buddy Petit, Bunk Johnson che sostiene di avergli fatto imparare a suonare ad orecchio ( Louis ha 11 anni ) al Dago Tony’s tonk a New Orleans, Kid Ory ma soprattutto Joe King Oliver, suo mentore e figura paterna che lo vorrà poi con lui a Chicago. Per racimolare altri soldi per la famiglia rifornisce carbone. Lavora per una famiglia di immigrati ebrei lituani,i Karnofskys che vendono cianfrusaglie e gli fanno fare lavori insoliti ma al tempo stesso sapendo che ha vissuto senza padre lo adottano o per meglio dire lo accudiscono, lo nutriscono considerandolo un membro della loro famiglia. Qualche anno dopo Louis Armstrong scrisse un libretto, delle memorie intitolate Louis Armstrong + The Jewish Family in New Orleans,LA,the year of 1907. La famiglia Karnofskys nonostante lui avesse soltanto 7 anni ebbe un grosso impatto su di lui anche perché lui stesso coinvolto e vittima di questioni razziali che la famiglia gravemente subiva e che Louis allora bambinetto visse di prima persona. Per il resto della sua vita porterà un distintivo, la stella di Davide per rammentare a tutti che dalla famiglia ebrea dei Karnofskys aveva imparato a stare al mondo e a vivere la vita vera con determinazione. A New Orleans esiste ancora oggi una Karnofsky Project, una organizzazione non profit. Louis spesso ascolta le band nelle sale da ballo, soprattutto la Pete Lala’s dove ha modo di ascoltare e vedere Joe King Oliver ed altri famosi musicisti dell’epoca che suonavano spesso in jam session. Nel 1914 riceve i consigli di Joe King Oliver, nel 1918 entra nell’orchestra di Kid Ory e nello stesso anno,il 18 Marzo del 1918 sposa Daisy Parker una ragazza della Louisiana con cui adotta un bambino di 3 anni, Clarence Armstrong, la cui madre è cugina di Louis. Il bimbo cresce disabile purtroppo per un incidente avuto in giovanissima età e Louis Armstrong passerà il resto della sua vita a prendersi cura di lui. Louis suona sul piroscafo a vapore lungo il Mississippi River di base a New Orleans ed in seguito si sposta per la prima volta da New Orleans ed è a St. Louis nell’orchestra di Fate Marable (1918-1921) che suona anch’egli sulle rotte e sulle linee dello Strekfus Mississippi River. Di ritorno a New Orleans suona con Zutty Singleton’s, nelle parate è con la Allen Brass Band, si fa trovare nei palchi con la Celestin’s Tuxedo Orchestra e con la Silver Leaf band. Nel 1919 quando Joe King Oliver va a Chicago, Armstrong prende il suo posto nel gruppo di Kid Ory. Nel 1922 riceve un telegramma dallo stesso Joe King Oliver di recarsi subito a Chicago al Lincoln Gardens dove è assunto e suona come seconda cornetta nella sua Creole Jazz band. Nel frattempo Louis nel 1923 incide i suoi primi dischi per la Gerrett records e per la Okeh records. Viene scritturato da Ollie Powers, in seguito é a New York con Fletcher Anderson nel 1924, la band afro-americana più famosa a quei tempi e suona la tromba. Perfino Duke Ellington si reca al Roseland Ballroom per sentire questo sensazionale trombettista di New Orleans. Louis accompagna numerose cantanti blues lasciando il segno e passando alla storia attraverso l’intenso gioco dialettico dei suoi mirabili controcanti alla cornetta nei dischi di Bessie Smith nel 1925 con St. Louis Blues e Reckless Blues, Ma Rainey, Trixe Smith, Clara Smith in Nobody knows the way i feel this morning, con Sippie Wallace in The Flood blues, Maggie Jones, Bertha Chippie Hill, Alberta Hunter ed altre ancora. Incide con il pianista Clarence Williams e Perry Bradford e nel 1925 è di ritorno a Chicago su esplicita richiesta della sua seconda moglie. Dapprima Louis fa parte della sua Lil Hardin Armstrong band, una formazione che tra il 1925 ed il 1928 si fa chiamare anche Lil’s Dreamland Syncopators con Louis Armstrong tra i membri del gruppo. Lillian Hardin è una pianista nata a Memphis il 3 Febbraio del 1898 e deceduta a Chicago il 27 Agosto 1971. Louis nel frattempo incide come leader dei suoi Hot Five i suoi primi dischi (1925-1926). Scaturiscono così classici come Heebie Jeebies, West Side Blues e Muggles (un chiaro riferimento alla marijuana per cui Armstrong avrà una passione per tutta la vita). Lillian Hardin che giunse a Chicago con la famiglia nel 1917, si fa chiamare Lil Armstrong perché i due si sposarono nel 1924 per poi separarsi, nel 1931, sette anni dopo, ma con Lil’ che mantenne e conservò il prestigioso cognome. Non è tutto, tra il 1921 e il 1924 Lil Armstrong suona nella Creole Jazz band di King Oliver di cui faceva anche parte il giovane Louis Armstrong. Ironia della sorta, Lil è morta per un attacco cardiaco mentre suonava in un concerto in memoria di Louis Armstrong, l’ex marito, che era scomparso poche settimane prima (ndr. lei muore il 27 Agosto 1971 mentre Louis era morto il 6 Luglio dello stesso anno). Louis, di ritorno da New York suona a Chicago con la Vendome Orchestra di Erskine Tate nel 1925 e nel Maggio 1926 incide con loro. Dal 1927 al 1929 Louis lo si vede anche nella Carroll Dickerson Orchestra che poi viene rinominata Louis Armstrong and his Stompers con Earl Hines al piano nonché direttore musicale e lo si vede suonare spesso al Sunset Cafè di Chicago di proprietà di Joe Glaser che in quel periodo è una sorta di manager per lo stesso Armstrong e lo sarà in seguito ufficialmente dal 1935 al 1969 anno della morte di Joe Glaser. Il Sunset Café negli anni seguenti e per un certo periodo avrà tra i soci proprietari Al Capone, boss della malavita che in qualche modo aveva Joe Glaser al suo servizio anche se quest’ultimo risulterà essere stato senza ombra di dubbio un ottimo manager per Louis Armstrong. A Chicago suona anche con l’orchestra di Clarence Jones. I mitici Hot Five del periodo dal 1925 al 1927 sono Louis Armstrong alla cornetta, la moglie Lil Hardin al piano (autrice tra gli altri brani di My Heart e The King of the Zulus), Kid Ory al trombone, Johnny Odds al clarinetto e Johnny St. Cyr alla chitarra e banjo senza avere un batterista. Nel 1928 invece gli Hot Five, in una formazione del tutto rinnovata sono: Louis Armstrong alla cornetta con Fred Robinson al trombone, Jimmy Strong al clarinetto e sax tenore, Zutty Singleton alla batteria e Earl Hines al pianoforte. Nel 1927 la parentesi degli Hot Seven. Gli Hot Five hanno inciso e lasciato brani preziosi come Heebies Jeebies, Cornet Chop Suey e Muskat Ramble tutti e tre incisi nel Febbraio 1926, Struttin’ with some barbecue (Dicembre 1927) e West End blues (Giugno 1928) mentre gli Hot Seven hanno registrato canzoni come Willie the weeper, Potato head blues e Weary blues tutte e tre incise nel Maggio del 1927. Gli Hot Five hanno inciso 25 brani nel periodo dal 1925 al 1926, 9 brani nel 1927 e 9 pezzi nel 1928. Gli Hot Seven hanno registrato invece 12 brani nel 1927. Entrambe le formazioni hanno pubblicato tutto il loro materiale per la Okeh records. Louis abbandona al cornetta a favore della tromba. Nel 1928 incide con la formazione Louis Armstrong and His Savoy Ballroom Five con cui incide 6 brani nel Dicembre del 1928 tra cui la splendida St. James Infirmary e 3 pezzi nel Marzo 1929. Nel frattempo conosce e frequenta Alpha Smith. Nel 1929 dopo la Grande Depressione, Louis è nuovamente a New York e suona nell’orchestra del musical Hot Chocolate scritto da Andy Razaf e dal pianista e compositore Fats Waller. Louis come cantante ha un cameo nel musical con Ain’t Misbehavin’ che riscuote moltissimo successo. Ad Harlem (New York) si esibisce al Connie’s Inn. Nel 1930 Louis Armstrong si sposta a Los Angeles con un nuovo gruppo battezzato per l’occasione Louis Armstrong and his Sebastian New Cotton Club Orchestra. Nel 1931 incide la sua versione di Stardust e Lazy River mentre il singolo All of me del 1932 entra nella Grammy Hall of Fame Award, oltre 70 anni dopo, nel 2005. Nel 1932 si imbarca sul Majestic per l’Europa, suona in Danimarca, Svezia, Norvegia, Olanda e in Inghilterra con tappa al Palladium di Londra. Nel 1934 è ancora a Parigi poi di ritorno negli Stati Uniti, è già una star e gira numerosi film. Tra il 1936 e il 1945 eccolo in : Pennies from Heaven con Bing Crosby e Lionel Hampton(1936), Doctor Rhythm Every day’s a Holiday con Mae West nel 1938 e Pillow to Bost (1945). Nel 1938 nel frattempo si sposa con Alpha Smith. Sempre nel 1938 è nel film Going Places (in italiano L’Alfabeto dell’amore), un film di Ray Enright con Dick Powell e Ronald Reagan ed in cui Louis Armstrong fa la parte di Gabriel The Trainer e canta magnificamente Jeepers Creepers ad un cavallo! A Broadway compare in una versione musicale di Sogno di una notte di mezza estate intitolata Swinging the dream(1940). Nel 1942 sposa la sua quarta moglie Lucille Wilson. Nell’immediato dopoguerra incide per la Decca I wonder, That lucky old sun e i primi duetti con Ella Fitzgerald, The Frim Fram Sauce e I won’t be satisfied. Nel 1943 è nel film Due cuori in cielo (titolo originale Cabin in the sky),nel 1947 è nel film La città del jazz ( titolo originale New Orleans), nel 1948 nel film A song is born (in italiano Venere e Professore) di Howard Hawks con Tommy Dorsey,Lionel Hampton, Virginia Mayo. Sempre nel 1948 è una star al Festival di Nizza. Nel 1950 è nel film italiano di Mario Soldati, Botta e risposta con Renato Rascel, Isa Barzizza e Nino Taranto. Louis Armstrong nel 1953 è in Giappone, nel 1954 in Australia, poi è la volta di Canada, Jamaica. America Latina(1957), Africa, ecc, ecc. Nel 1954 Louis Armstrong recita la parte di sé stesso nel film Glenn Miller Story con James Stewart e June Allyson e nella colonna sonora appaiono due brani di Louis Armstrong and the All Stars. Nel 1956 è nel film High Society (Alta Società) con Grace Kelly, Bing Crosby e Frank Sinatra. Nonostante abbia subìto un malore, un primo attacco cardiaco a Spoleto in Italia, nel 1959, continua ad esibirsi e girare il mondo sino alla fine dei suoi giorni. Trionfa al Festival di Newport (Rhode Island) nel 1957-1958 e 1960-1961. Nel 1959 è nel film The Five Pennies con Danny Kaye e sempre nel 1959 in Jazz in un giorno d’estate con Mahalia Jackson, Anita O’ Day e Gerry Mulligan. Nel 1961 è nel film Paris Blues con Sidney Poiter e Paul Newman, nel 1969 in Hello Dolly un musical con Barbra Streisand e Walter Matthau. Nel 1964 la sua versione di Hello Dolly balza al primo posto nelle classifiche di vendita e supera e scalza Can’t buy my love dei Beatles dalle hit parade americane. Nel 1965 è in Unione Sovietica. Nel 1976 è nel film Hollywood Hollywood, ennesimo musical con Frank Sinatra, Clark Gable, Fred Astaire e Gene Kelly. Louis Armstrong è l’ambasciatore mondiale del jazz, colui che ha inventato il jazz che noi conosciamo, è il primo a presentarsi alla ribalta da protagonista con la band che lo accompagna. La sua tromba ha sonorità senza eguali, lineari, cristalline ma al contempo è un fine improvvisatore e trascinatore. I toni della sua voce sono rauchi, velati e carnosi, giocano sui monosillabi e Louis, a suo piacimento musica le parole accorciando o allungando le sillabe. Quando i produttori gli impongono canzonette come succedeva spesso ai quei tempi, lui non si perde d’animo e le trasforma come nel caso di Hello Dolly , La vie en rose o C’est si bon. Resta il fatto che Louis Armstrong ha inciso numerosi capolavori che hanno nobilitato il jazz ed ha influenzato decine e decine di musicisti. E’ stato uno dei pionieri dello scat (un modo di cantare in cui le parole sono sostituite da una serie di suoni onomatopeici o da sillabe senza alcun significato preciso). Uno dei primi esempi di scat è il brano cantato da Louis Armstrong Heebie Jeebies del 1926 anche se Jelly Roll Morton, Tony Jackson e Joe Sims praticavano questo tipo di canto già alcuni anni prima. In una discografia essenziale ed ideale ed in una ipotetica discoteca personale non potrebbero mancare opere come Louis Armstrong Hot Fives and Hot Sevens (4 dischi), C’est si bon- Satchmo in the forties (4 dischi) oppure Louis Armstrong plays W.C. Handy (1954), Ella and Louis (1956), Porgy & Bess di Louis Armstrong ed Ella Fitzgerald edito originariamente dalla Verve nel 1957 con una Overture e la strumentale Summertime. Un album composto da tracce scritte da George Gershwin, sua moglie Ira Gershwin e Dubose Heyward per l’opera teatrale medesima Porgy and Bess ed infine Ella and Louis Again (1957). Durante la sua inesauribile carriera ha suonato e cantato con molti artisti famosi tra cui Jimmie Rodgers, Bing Crosby, Duke Ellington, Fletcher Henderson, Bessie Smith, Ella Fitzgerald, il trio di Oscar Peterson e con il batterista Buddy Rich. Tra le canzoni più celebri di Louis Armstrong ricordiamo : What a wonderful world (1968), Stardust, Stompin’ at the Savoy, Dream a little dream of me, When the Saints go marchin’ in e nel 1964 Hello Dolly.   Si dice che Armstrong sia stato un uomo molto generoso ed abbia donato più soldi di quanti se ne sia tenuti per sé. Fu un attivo massone, membro della Loggia Montgomery N. 18 di New York e sostenitore finanziario di Martin Luther King e di altri attivisti per i diritti civili. In Italia Louis Armstrong è venuto diverse volte, durante le sue tournée europee nel 1935, 1949 e 1952. Nel 1952 ha inciso alcuni pezzi in trio con Nini Rosso e Nunzio Rotondo ed è stata pubblicata anche una sua performance italiana su CD intitolata Satchmo live in Florence (Firenze) registrato nel programma radiofonico Varietà Internazionali trasmesso dagli studi di Firenze della Rai il 25 Ottobre del 1952. Ha partecipato al XVIII Festival di Sanremo del 1968 accompagnato da una band capitanata da Henghel Gualdi (al clarinetto), chiamata Louis Armstrong e i suoi solisti ed ha cantato il brano Mi va di cantare abbinato alla sua amica e cantante di origini eritree Lara St. Paul. Nel Febbraio del 1968 è apparso in uno show della Rai dove ha eseguito il brano Grassa e bella da lui cantato in italiano e retro del singolo Mi va di cantare. Sempre in italiano nello stesso anno, nel 1968 ha inciso inoltre un altro 45 giri con Dimmi dimmi e sul retro Farfallina inciso per la CDI (Company Discografica italiana). Louis,dal 1943 alla sua morte,si stabilì a vivere a New York, risiedeva al 3456 della 107ma strada nel nord del quartiere Corona,nel Queens e dove oggi c’è un museo in suo onore.