I telefilm USA, la Lettera ai Galati di San Paolo e il ‘rib’

Infinita la serie di telefilm americani nei quali il poliziotto di turno sistema in commissariato nell’apposita cameretta l’indiziato e comincia ad interrogarlo.

Cerca, in primo luogo e dopo avergli comunque recitato la formula magica della ‘Miranda Escobedo contro Arizona’ (quella che si conclude con “Ha capito i suoi diritti?”), di evitare che l’indagato chiami un avvocato.

Meglio, se gli riesce, spremerlo ben bene in un faccia a faccia che viene registrato, mentre, dietro la parete a specchio, colleghi e, magari, un vice procuratore osservano e ascoltano pronti, se del caso, ad intervenire.

Ecco, rileggendo in questi giorni la ‘Lettera ai Galati’ di San Paolo nella magnifica versione introdotta e commentata da Giorgio Paximadi, sono arrivato al riguardo ad una particolarissima conclusione.

Non so se per il fatto che la grande maggioranza degli autori (in senso lato: sceneggiatori, registi, produttori…) delle citate serie tv USA sono ebrei, ma, certamente, il tipico passaggio di ogni telefilm poliziesco che si rispetti sopra descritto altro non è che l’applicazione al caso del ‘rib’, adottato appunto da San Paolo nella stesura della Lettera ai Galati, prima sezione in specie.

Ma di cosa si tratta?

Il ‘rib’ (e prendo a prestito le espressioni in proposito di Paximadi) è la controversia bilaterale ebraica a sfondo giudiziale e fortemente si differenzia dalla allocuzione (arringa o difesa che sia) svolta da una della parti davanti al tribunale per decidere la controversia.

Trova, il ‘rib’, collocazione prima della discussione giudiziaria propriamente detta, la quale ne è uno degli esiti possibili.

Nel ‘rib’ il discorso dell’accusatore si rivolge non al giudice ma all’accusato stesso e tenderà a fargli riconoscere la sua colpa, mentre l’accusato cercherà di convincere l’investigante della propria innocenza o proporrà una soluzione che ristabilisca l’accordo.

La formula letteraria del ‘rib’ – conclude l’ottimo Paximadi – conosce un utilizzo anche nella letteratura profetica.

Dalla tradizione ebraica, da ‘Galati’ ai serial tv americani di ambientazione poliziesco/investigativa il passo è quindi breve?

Mauro della Porta Raffo