Nei panni di James Francis Byrnes

Sei uno davvero in gamba.

Hai esperienza politica da vendere: membro della Camera, senatore per tacere degli incarichi direttoriali.

Franklin Delano Roosevelt ti apprezza e ti valorizza.

E’ il 1944 e il partito democratico deve trovare un nuovo candidato alla vice presidenza da affiancare al predetto visto che Henry Wallace non va più bene: troppo a sinistra per i tempi a venire.

Non solo speri che tocchi a te, ne sei convinto: lo meriti, no?

Poi, le cose vanno come vanno e quel sempliciotto di un missouriano, uno senza arte né parte all’apparenza privo di ogni e qualsiasi capacità, uno accusato di essere alle dipendenze della mafia irlandese imperante nel suo Stato, insomma, una nullità, ti soffia l’incarico e affianca F.D.R.

Non basta, arriva aprile e il presidente schiatta.

Harry Truman, nientemeno che quell’omuncolo di Harry Truman diventa capo dello Stato.

Da spararsi!

Ecco però che il neo presidente ti chiama.

Vuole darti l’incarico di segretario di Stato.

Ti apprezza e non dimentica il fatto che, nella tua magnificenza, quando è arrivato in Senato, gli hai dato una mano e qualche consiglio.

Accetti ed eserciti il mandato come ti pare.

Truman?

James Francis Byrnes
James Francis Byrnes

Lo tieni perfino all’oscuro.

Sei tu quello bravo, no?

Ma il missouriano è uno veloce.

Impara tutto e di corsa.

La politica estera è troppo importante.

Se ne rende perfettamente conto e non gli vai più bene.

Ti sostituisce con Marshall, un militare.

Potevi arrivare a White House e devi rifugiarti nella tua South Carolina.

Governatore, sì ma con infiniti rimpianti il povero James Francis Byrnes!

Mauro della Porta Raffo